Era il 1994 quando ho iniziato a seguire lo sport in tv. (Col calcio avevo iniziato ai Mondiali del '90).
Mi ricordo come fosse ieri quell' anno, ogni nuovo evento internazionale di uno sport era mio. Fu una continua scoperta; eventi, discipline, regole, tattiche... iniziai allora a capire qualcosa di un po' tutti gli sport.
Il Giro del 94 è stato il mio primo, e fu il giro in cui venne alla ribalta un giovane di nome Marco Pantani, anche se alla fine vinse un altro giovane di belle speranze, il (si scoprirà dopo) bombatissimo Evgenij Berzin. Gli europei di Helsinky furono la prima manifestazione di atletica che seguii; mi torna alla mente soprattutto la doppietta oro-argento nei 3000 siepi di Lambruschini e Carosi (con il famoso gesto di Panetta ad aiutare Lambruschini caduto a terra). Inoltre ci furono i Mondiali di Nuoto di Roma. Dovevano essere i mondiali delle vittorie-medaglie storiche degli italiani, ma i vari Battistelli, Sacchi, Merisi precipitirano rovinosamente; per l' Italia brillò solo l' argento della Vigarani e la pallanuoto soprattutto. Ma fu anche l' occasione per conoscere uno dei più grandi sportivi di tutti i tempi: lo Zar, al secolo Alexander Popov.
Il tempo passa e anno più anno meno ho continuato a seguire lo sport in tv.
Lo faccio sempre con piacere, non so bene neanche io perchè mi piaccia, ma quando c'è qualche manifestazione difficilmente riesco a resistere. Anche se, c'è un sport che più di altri (ogni anno) mi crea qualche grattacapo...
L' evento portante si chiama Giro d' Italia ed ovviamente lo sport è il Ciclismo. Ogni anno, dopo tutti gli scandali di doping e balle varie, sono più demoralizzato e convinto che in quel mondo l' omertà regni sovrana e un buon 90% di corridori sia dopato. Ogni anno mi ripropongo di aver chiuso con quello sport.
Ma poi scatta il Giro... e come fai a non seguire il Giro?
Niente, neanche quest' anno non ho resistito. Sempre con quel sentimento di amore-disprezzo non appena ho potuto ho acceso la tv su RaiTre per affidarmi ai soliti Bulbarelli-Cassani.
Beh, oggi ha vinto Petacchi e l' arrivo nel circuito del Mugello è stato davvero spettacolare. Dopo la gara hanno intervistato lo svizzero Fabian Cancellara scattato ad 1,5 km dal traguardo che ha detto: "beh, non potevo resistere, volevo provare a sentirmi come Valentino Rossi o Troy Baliss, dovevo assolutamente provarci..."...
E come dargli torto...
Rimane questo amore-disprezzo, o chiamiamolo come vogliamo. Molto simile alla cotta che uno può avere per una ragazza, nonostante si sappia che è una facile. Forse è un paragone un po' stupidotto, ma è per rendere l' idea.
Forse molte volte mi sono "vantato" di staccare legami o amicizie con estrema maturità quando era il caso, ma forse anche io soffro della debolezza del non-distacco. Certo, solo uno stupido come me poteva soffrire di questa piccola sindrome legandosi al ciclismo. Davvero irragionevole. Ce la farò mai a non seguirlo più?
Mah...
Per cambiare argomento, è stato dato alle stampe un live rimasto solo bootleg nel 1971. Si tratta di "Live at Massey Hall" di Neil Young... mi sono innamorato al primo ascolto, chiunque nel settore ha gioito per questa perla retrograda! Il bello soprattutto è che contiene molti pezzi del capolavoro successivo "Harvest" del 1972, con arrangiamenti e versioni un po' diverse da quelle "ufficiali". Da non perdere per chiunque ami il rock ed il cantautore. Partendo proprio da questo live prendo lo spunto per scrivere DIECI album dal vivo che conosco e che ritengo meritevoli di un ascolto. Come al solito non è una classifica, però quello che metto al numero uno per me è davvero il numero uno dei Live. "Made in Japan" è (sempre a mio avviso) nettamente meglio di qualsiasi album in studio dei Deep Purple.
Ossequi.
1 "Made in Japan" - Deep Purple
2 "No sleep 'til Hammersmith" - Motorhead
3 "Live after death" - Iron Maiden
4 "On two legs" - Pearl Jam
5 "Alchemy" - Dire Straits
6 "Four way street" - Crosby, Stills, Nash and Young
7 "Live at Massey Hall" - Neil Young
8 "Rust never sleeps" - Neil Young
9 "Pulse" - Pink Floyd
10 "Live in L.A." - Death
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5 commenti:
Visto ciò che di buono hai scritto sui Clash sul blog di Andre non posso non commentare il tuo :)
Anche io provo amore odio verso il ciclismo, gli scandali mi demoralizzano ma quando inizia il Giro non riesco a non seguirlo...tra parentesi forza Cunego :)
Sinceramente non ho mai amato nè Cunego nè Simoni, e se quest' anno dovessi tifare per qualcuno forse mi giocherei la carta Di Luca o la promessa Riccò.
Detto questo, ho sentito che anche tu hai un blog... come è l' indirizzo?
Se pure te scrivi di musica ogni tanto ti commento un po'...
si ho un blog www.noncredereaquelchedico.blogspot.com scrivo allegramente di musica...hai qualcosa da commentare allegramente!Cmq Riccò nn va da nessuna parte deve fare il gregario!
La tappa di oggi ha fatto capire come la vittoria finale sarà una probabile questione a tre... Di Luca, Simoni e... Schleck! Quasi quasi diventa lui il mio preferito... Un' altra vittoria di quel faccia di merda di Simoni non la sopporterei.
Leggerò anche il tuo blog, grazie vecchio!
Schleck ha talento...ma valuta che, purtroppo, vince chi si bomba di più..oramai la favola del ciclismo pulito non mi convince più...basta autoconvincersi che partan tutti puliti e far finta di niente...e riesci comunque a esaltarti anche se con una vena di tristezza difficile da cancellare
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