"Fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e canoscenza".
Vado a memoria, io la frase del Dante la ricordo così, più o meno dovrebbe essere questa. Secondo lo storico poeta italiano non siamo stati fatti per lavorare come dei forsennati o per bere, mangiare e dormire... No.
Secondo l' Alighieri siamo stati fatti per conseguire virtù e conoscenza.
Lasciamo stare per un attimo la virtù che forse mi è sconosciuta... e che non credo di poter approfondire.
La conoscenza, beh la conoscenza non mi è sconosciuta. Anzi sì, la conoscenza mi è sconosciuta.
Troppo vasta, troppo varia, troppo troppa... Per quanto uno possa leggere, studiare, ricercare rimarrà sempre fondamentalmente un ignorante. Troppi argomenti di cui saperne, troppe cose a cui potenzialmente dedicarsi. Colui che ha tanta conoscenza più che una persona che sa di tanti argomenti credo sia uno che ricerca tanto. Non un conoscitore, ma un ricercatore...
E poichè "so di non sapere niente", preferisco definirmi un ricercatore.
In realtà, il ricercatore non ha una finalità precisa e se ce l' ha non è semplice definirla. Il ricercatore esplora, sviscera, si infogna... Come un forsennato a volte... Tutto per farsi un' idea propria, per arrivare ad un grado di conoscenza accettabile del panorama di un argomento. Cerca qualcosa che possa andargli a genio, cerca un film, cerca un libro, cerca un album, cerca anche una situazione... Il ricercatore in questo caso è soprattutto colui che ricerca nell' ambito della conoscenza.
Ma precisamente perchè si cerchi credo mi rimarrà un mistero.
Per saperne più degli altri? No, non credo... Forse solo per saperne, perchè è bello saperne e pensare che di quell' argomento si sa qualcosa. E' bello sapere che di quell' argomento si potrà dire la propria opinione, ci si sente quasi in dovere di dirla... Perchè si è ricercato, ci si è sbattuti per arrivare a delle conclusioni.
Per quanto motivazioni plausibili non credo siano sufficienti. Ecco perciò che spontaneamente viene facile ricollegarsi alla frase del Dante... Siamo stati fatti per conseguire conoscenza? Non siamo stati fatti per mangiare e dormire? Forse è proprio intrinseca nella natura dell' uomo la ricerca della conoscenza...
Forse. Forse solo nella natura di qualche uomo. Ma nella natura di tutti gli uomini?
Beh, lasciamo stare a questo punto...
Ci tenevo a dare un senso al fatto di leggere, ascoltare, guardare. Ci tenevo ad argomentare il fatto che ad uno, a forza di leggere-ascoltare-guardare, venga spontaneo scrivere, consigliare, recensire.
Il bello è che non c'è un attestato da conseguire per scrivere di qualsiasi argomento su un blog, lo si può fare tranquillamente, basta impegnarsi...
E io mi impegno.
Andate a vedere "Into the wild". Non c'è un motivo in particolare, è un film da vedere e credo potrebbe piacere davvero a chiunque (non so perchè ma mi viene alla mente un Balla coi lupi). E' una storia vera, la ricerca della convivenza con la natura incontaminata è l' unico obiettivo che determina il viaggio verso l' Alaska di un giovane neo-laureato americano. Dirige Sean Penn, interpreta benissimo Emile Hirsch, fotografia da oscar, musica da pelle d' oca. Correlato al film consiglio di pescare proprio l' OST. Eddie Vedder (voce dei Pearl Jam) sforna un capolavorino che subito non avevo apprezzato tantissimo, ma che riascoltandolo dopo il film mi ha mostrato come sia molto meglio degli ultimi lavori della band madre. La sua voce è sicuramente una delle più toccanti sulla faccia della terra e, per una volta, si riesce addirittura a capire cosa canti...
Altro film di assoluto livello: "L' ultimo re di Scozia". Ultimamente sto imparando come ascoltare i consigli degli altri sia un' ottima cosa, soprattutto se gli altri conoscono un po' i tuoi gusti e sanno quanto tu sia esigente: mai ti consiglierebbero una porcheria. Grazie a chi mi ha suggerito questo film davvero bello, Forest Whitaker interpreta Amin, presidente sanguinario dell' Uganda degli anni '70. La storia non è incentrata sulle malefatte del dittatore, ma sul suo rapporto con un giovane medico scozzese che non è proprio a conoscenza di quello che quel personaggio apparentemente simpatico combini. E' uno di quei film eccezionalmente riusciti, a tal punto da mettere in seria difficoltà lo spettatore sulla bontà-cattiveria di un Whitaker davvero eccezionale.
Dal fronte musicale segnalo il nuovo album dei Shout Out Louds, pop immediato e di qualità. Sono alla seconda prova (già il primo era ottimo), in primavera verranno a suonare anche a Torino: annotati sul calendario dei concerti.
Intanto i Radiohead hanno fatto sold out nelle due date italiane (in fondo sono solo la rock band per eccellenza nel panorama mondiale) e qualcuno aveva capito per tempo che bisognava affrettarsi a prendere i biglietti... oltre a quello per i Radiohead, insieme al nuovo compagno di concerti Peter, ho comprato il biglietto per gli Editors. Curiosità di sentirli dal vivo, curiosità di sentire una band giovane con solo due album alle spalle e con ancora tanto da dimostrare.
Consiglio musicale macroscopico è l' ascolto dei Belle & Sebastian. Si può iniziare da "If you're feeling sinister" (1996) che è un capolavoro di pop d' autore... Sono in attività da più di dieci anni ormai, vengono dalla Scozia e le loro sono vere e proprie "ninnenanne pop". Non fanno dormire, ma cullano l' ascoltatore in maniera molto dolce, si possono canticchiare, sono molto orecchiabili, non infastidiscono e non stancano... Si fanno adorare nei momenti di tranquillità, si fanno adorare dal sottoscritto perchè sono una di quelle band che se ne sono sempre altamente fregate dello star system e che puntano solo a far parlare la loro musica. Non che tutti i loro album siano fantastici, anzi, ma pescando a caso tra un altro dei primi quattro (oltre a quello già citato) si può andare a botta sicura per capire l' eventuale gradimento della loro musica.
Buona notte tra le pagine di Nick Hornby e la musica dei Belle And Sebastian.
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