Eh sì, il buon vecchio Marco ce l' ha fatta... Oggi, venerdì 9 marzo anch' egli si è laureato!
Voto non entusiasmante, ma effettivamente nel suo corso di laurea pochissimi superano il 100!
Sono contento per lui, ci conosciamo da una vita, forse ci ha messo un po' più del previsto ma l' importante è che sia arrivato...
Ormai della mia vecchia classe del liceo quasi tutti sono arrivati alla laurea triennale... Alice, Fede, Vale, Giano, Roby, Salvio, Alby, Livio, Bruno, Cresto e ora il Branza... manca quasi solo il buon Andre all' appello, ma ben si sa che lui ha avuto una partenza ad handicap, altrimenti sarebbe già dei nostri da un po'!
Quale è però la differenza tra tutti loro e me?
Loro stanno continuando a studiare, io lavoro da quasi un anno e mezzo...
Io, che ero uno dei più secchioni della classe, sono stato il primo a lasciare la scuola. E forse il primo ad iniziare a lavorare.
Non frequento gli ambienti universitari da un po' e sinceramente mi mancano. Era bello arrivare in mezzo alla gente, vederne tanta, anche se poi nel mio corso eravamo 40 scarsi... Ci si ritrovava con gli stessi, se c'era qualche lezione interessante si seguiva, se no si parlava dei fatti propri...
E poi c' era l' adrenalina che cresceva pre-esame, il tempo di preparazione dell' esame in cui bisognava capire come studiare il meno possibile ottenendo il massimo risultato, l' attesa per i risultati...
Allora forse un po' si soffriva (ne parlo come se mi fossi laureato 20 anni fa...), ma ora quei momenti mi mancano; non riesco a credere che nella mia vita non sosterrò più un esame, che non mi confronterò più con me stesso e con gli altri, che non litigherò più con la mia mente per non essermi preparato bene come avrei voluto.
Infatti non accadrà.
Forse l' università, in quanto a lezioni in una super aula magna, non la vedrò mai più... e in realtà mai l' ho vissuta. Però sono sicuro che un giorno in qualche università, come iscritto, ritornerò! Che sia una specialistica, che sia un master, che sia una cosa nuova... un giorno sarò di nuovo davanti ad un prof per dare un esame. Preparatemi pure un altro papiro, perchè io ci scommetterei su questo.
Tra poco vado a letto perchè domattina mi aspetta una bella sveglia alle 5.30! Con i prodi Marco, Mario, Ana e Tiz appuntamento previsto per le 6.30 davanti a Susa.
Destinazione: Milano, convegno internazionale sul rachide. Sono un po' emozionato, non ho mai partecipato ad un convegno in cui ci saranno medici e paramedici da un po' tutta l' Italia, e con tante personalità importanti nell' ambito della riabilitazione ad esporre. Ci saranno varie sessioni, presentate da biologi, anatomo patologi, ortopedici, fisiatri e fisioterapisti. L'ultima, quella sul trattamento della cervicalgia aspecifica, è quella che mi interessa di più, anche perchè la più inerente al mio lavoro... Ci saranno 5 o 6 tra i fisioterapisti più noti in Italia che esporranno l' approccio al problema cervicale con metodi diversi. So cosa questi personaggi sono riusciti ad importare in Italia e so che importanza hanno avuto, si tratta (assieme a non molti altri) delle figure cardine nel nostro paese nell' ambito della Terapia Manuale.
E tra loro ci sarà Natale. Per me sarà un enorme piacere se riuscirò ad andarlo a salutare. E' stato un mio prof, fisioterapista come me, un uomo di una dolcezza e sensibilità incredibile. Ma anche un uomo di altri tempi, stile scienziato pazzo di "Ritorno al futuro". Uno di quei prof che adorano i ragazzi e che soprattutto adorano stare con loro. Inoltre se non avessi incontrato lui probabilmente mai mi sarei interessato alla terapia manuale e mai avrei avuto il primo modello di fisioterapista che lavora in maniera geniale a cui far riferimento... Maurizio, Gianpiero e gli altri che ho conosciuto dopo forse sono anche più preparati di lui, ma Miglio è stato il primo e mai lo scorderò. Anche perchè nessuno come lui, secondo me, ha appreso l' importanza della trasposizione nella pratica del modello bio-psico-sociale nel rapportarsi col "malato".
Un insegnamento che in Italia (sono convinto) potrebbe davvero dare a chiunque.
Va beh, bando alle ciance, tornerò a scrivere domenica.
Perchè domani sera... vogliamo vedere il Bomber rotolare...
Buenas noches.
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