Certe volte non ce la faccio.
Passerò per razzista? Passerò per cattivo?
Passerò per quel che passerò ma in certe condizioni è difficile lavorare.
E' difficile essere professionali fino in fondo...
E io ci tengo alla professionalità. Più di altri.
A tal punto da diventare pignolo... Odioso per non saper rivolgere nel giusto modo le critiche o gli appunti... Chi lavora con me lo sa.
Ma bastano due o tre caratteristiche in un paziente e la professionalità va a farsi benedire.
Non mi va di descrivere le caratteristiche di chi mi fa desistere... Però la finestra aperta nel box di lavoro diventa una delle componenti fondamentali in questi casi...
Ci sono altri casi in cui invece la professionalità viene messa a dura prova per altre ragioni.
Viene testata la mia bravura, non dalle caratteristiche del paziente ma per la presenza di un suo blocco mentale che ne limita fortemente il recupero.
E in quei casi difficilmente il paziente accetta di avere un blocco importante di quel tipo... Mi devo limitare a dirglielo in maniera circoscritta, senza porre troppo l' accento ma lasciando inteso che è quello il grosso limite tra il mio lavoro ed il suo recupero. Sono situazioni che richiedono il meglio, è il mio compito fare tutto il possibile, è il compito di un bravo riabilitatore.
Chi si ha di fronte difficilmente capisce di avere quel tipo di problema, si fida di te perchè vedi che lavori bene ma raramente capisce che tu stai cercando di far di tutto per raggirare il suo blocco, per metterlo nelle condizioni ideali per superarlo... Accerchiarlo, limitarlo, eliminarlo, non sono casi mai semplici.
Sono i più difficili. Sono quei casi in cui conta essere soprattutto riabilitatore, essere psicologo... Più delle conoscenze, più del ragionamento clinico, più della tecnica manuale.
Io tendo ancora ad affrontare questi pazienti forzando al massimo la metodologia clinica dell' esercizio, i risultati li ho visti ma non come avrei voluto...
Vedere il risultato che vorrei sarebbe una delle migliori soddisfazioni del mio lavoro, ma non ci sono mai arrivato. Scrollo le spalle pensando che quei casi non sarebbero superabili per la maggior parte dei miei colleghi, ma non è una scusante.
In quei casi mi manca qualcosa.
Mi manca il corso in psicologia clinica come psicoterapeuta delle riabilitazione muscolo-scheletrica... è non è un corso da 20 ore da aggiungere al corso di laurea.
E' un corso che si impara con la ragione, l' esperienza, la pazienza.
E' il corso di formazione che definisce i contorni dei migliori terapisti forse.
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2 commenti:
non ti preoccupare ale...
oh io sto ancora aspettando che mi metti a posto il mio gomito del tennista che tra un pò devo tornare a giocare seriamente!!!
Grandissimo!!!!
p.s. mi dai il tuo contatto msn?? azie
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