lunedì 23 aprile 2007

Clint, mi dispiace, ma stavolta hai toppato

Pomeriggio di relax in cui ho deciso, dopo mesi di incubazione, di sorbirmi finalmente il penultimo film di Clint Eastwood. Inutile dire che le mie aspettative fossero alle stelle dopo aver apprezzato in maniera incredibile gli ultimi suoi due (capo)lavori: Mystic River e Million Dollar Baby. "Flags of our fathers" è il primo film che il regista (in questo caso niente attore) ha fatto sulla battaglia di Iwo Jima della seconda guerra mondiale. Bella pensata quella di fare due film, usciti a distanza di pochi mesi, sullo stesso avvenimento: uno dalla parte dei vincitori (gli americani), uno dalla parte dei sconfitti (i giapu). Il secondo film "Lettere da Iwo Jima" è stato quello più osannato, pluri-candidato agli oscar (molti sostengono "ingiustamente non premiato"), e con le migliori recensioni anche.

A parte ciò, tornando a "Flags" devo dire che sinceramente mi ha deluso non poco. Incentrato tutto sulla famosa foto in cui 6 soldati issano la bandiera americana in cima ad un monte dell' isola di Iwo Jima, narra il dramma psicologico-umano dei 3 sopravvissuti al ritorno in patria, dopo la conquista dell' isola. I tre vengono letteralmente usati come eroi dalle forze politiche, per pubblicizzare la vittoria e l' esercito (che non navigava in buone acque). Con continui flashback che rimandano agli episodi della guerra, l' idea di fondo non è niente male. L' aperta critica del sistema bellico trascina la trama del film, ma esso non riesce mai a decollare. Le scene di guerra sono già viste, la storia non è abbastanza forte da sollevare la piattezza di fondo in cui naviga durante tutta la sua durata. Più di una volta mi sono distratto o ho dovuto fare due passi prima di riprendere a guardarlo. Strano, perchè non mi era successo neanche con film lenti come "I ponti di Madison County" (tanto per citare lo stesso adorato regista).

Stasera probabilmente mi concederò il secondo film su Iwo Jima, anche se, le speranze di vedere un gran film si sono ridotte incredibilmente al lumicino.
Eh sì, anche i migliori ogni tanto mi annoiano... Ma dopo alcuni capolavori ci stava anche una caduta di tono. Speriamo solo che sia passeggera. :-)

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