giovedì 8 febbraio 2007

Oh, Charlotte...

Buongiorno a tutti ma soprattutto a me stesso,
prima di uscire di casa mi concedo qualche minuto per scrivere questo post...

Ieri ho terminato il ciclo di rieducazione con un paziente particolare...
Da me è arrivato e passato sempre un po' di tutto... dal magazziniere al maresciallo di polizia, dal prof universitario all' alto dirigente Fiat, dalla signora che ha fatto per tutta la vita la casalinga e sa fare con fatica la sua firma, alla donna in carriera con un paio di lauree e che parla 6 lingue...
Ma nessuno mi aveva "affascinato" come te, nessun personaggio aveva mai portato nel mio studio la poesia, la pazzia, il sogno, la determinazione, come hai fatto tu.
Roba da circo mi verrebbe da dire.

Mi hai colpito più di chiunque altro, 21 anni, e forse sentirsene addosso qualcuno in più...
Sei stata in giro per il mondo, dal tuo natìo Messico sei partita ancora minorenne e sei stata in Canada, in Francia, a Madrid e ora sei di passaggio a Torino... e capivo che quando mi raccontavi queste cose non mentivi...
Di questi tempi mai mi era capitato di incontrare un ragazzo/ragazza della mia età così determinato a perseguire un obiettivo, senza badare al fatto di essere a migliaia di km di distanza e con l' idea di doverne fare ancora tanti per arrivare...
Tutta poesia quella che ti circonda, un modo di vestire peculiare tra la ragazza punkettona moderna e il barbone... All' inizio diffidavo, credevo fossi una zingara o qualcosa del genere, ma poi ho capito le tue vere origini: famiglia benestante e... un sogno. Quello di essere un' artista, un' artista che di questi tempi non è molto di moda e forse non viene neanche capito.

Mi hai anche aperto la frontiera a nuove forme di guadagno, capendo che invece di lavorare nell' officina muscolo-scheletrica, mi converrebbe andare al semaforo, e fare il badola facendo il giocoliere.. 50 euro all' ora non devono essere male no?! Ma mi dicevi di non farlo per piacere... però se così guadagni bene e facile ti conviene...
Lo farei anche io.

Vita da nomade, ma non nomade mendicante e approfittatore. Più da nomade a là "Capitan Fracassa", da artista nomade, da persona che per raggiungere quello che desidera più di ogni altra cosa al mondo è pronta a fare tutto. Non fraintendetemi, non a concedersi come fanno le donnine dello spettacolo odierno...
Pronta a sacrificarsi, ad immaginare di andare oltre le barriere mentali e della distanza tra le parti del mondo, a superare con piroette e verticali un limite fisico che non è da poco.
Tu hai visto la mia faccia quando ho guardato la tua risonanza e ho letto dei tuoi interventi... Un ginocchio così disastrato in una persona così giovane non l' avevo mai visto! Sai meglio di me cosa vuol dire avere un ginocchio simil-artrosico da quando hai 15 anni...
Mi chiedevo come fosse possibile che tu riuscissi a fare quello che fai... poi ho capito.

Certe volte l' ambizione è tutto, il sogno è tutto... Il resto è un contorno, in fin dei conti non esiste, tutto si scansa facilmente.
Basta volerlo.

Tante volte adoro il mio lavoro proprio per questo. Da molte persone si impara tanto.
Grazie a te, ma anche a molti altri che come te sono passati.
Quando volete, sapete dove lavoro.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Più che farina del tuo sacco, sembra tanto tu abbia copiato dal marrano...
Grande Ale, grandissimo! Vai così mittttico! Scrivici quando vuoi, sei sempre il numero uno! Ma v...

Anonimo ha detto...

molto bello questo testo. molto molto dolce.