Tour de France 2007.
Vinokourov cade e si procura due tagli da 15 punti di sutura al ginocchio.
"Vino", nonostante ciò, continua il tour e diventa l' idolo di tutti i fan di ciclismo.
Vino sulle Alpi non sfigura affatto e riesce a non perdere troppo terreno dai rivali.
Vino vince la cronometro nettamente su tutti.
Vino, nella prima tappa sui Pirenei, perde mezz' ora.
Vino vince la seconda tappa sui Pirenei con una fuda d' altri tempi.
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Vinokourov viene trovato positivo per emotrasfusione nel controllo antidoping successivo alla cronometro.
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Crolla il mito, crolla l' eroe. L' atleta che sembrava l' immagine di questo Tour crolla.
Per l' ennesima volta tutti coloro che seguono il ciclismo rimangono atterriti.
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Vinokourov mi è sempre sembrato uno dei più grandi dopati.
Vinokourov correva nella Liberty Seguros.
La Liberty Seguros era la squadra che come medico aveva un certo Fuentes.
Fuentes è il medico arrestato in Spagna per avere un laboratorio pieno di sacche di sangue.
Nelle sacche di sangue c' erano i nomi di tanti ciclisti (soprattutto spagnoli), ma anche di altri sportivi.
Tra gli altri sportivi c' era anche un certo Rafa Nadal, tra i ciclisti atleti di livello come Ullrich, Valverde e Ivan Basso.
Ivan Basso è stato escluso da tutte le corse per un anno per questo coinvolgimento.
Ivan Basso dopo un anno ha deciso di parlare.
Tentato uso di doping.
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Sì, come no...
Ivan Basso si è dopato come tutti gli altri, in uno sport che non ha più santi.
In uno sport che sta perdendo anche tutti i suoi eroi.
Ivan Basso sembrava dovesse svelare il quarto segreto di Fatima.
Ivan Basso alla fine non ha detto niente.
Quello che conta è rientrare in gruppo senza che gli altri ti guardino per storto.
Piuttosto te ne stai ai box un paio di anni, ma quando rientri tutti ti rispettano perchè non hai parlato.
Il muro di omertà è immenso, è praticamente impossibile sormontarlo.
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Qualcuno ha fatta qualcosa per scardinare questo sistema?
Qualcuno fa qualcosa per scardinarlo?
A me sembra che tutti siano dalla stessa parte.
Molte dichiarazioni di lotta al doping sono solo di facciata, sono per tenere a bada i tifosi che lo vivono come un problema.
Questo muro è sorretto da tutti. Corridori, direttori sportivi, sponsor e... tristezza delle tristezze... giornalisti.
Vero Cassani?
Vero Bulbarelli?
Basta ascoltare una vostra telecronaca per rendersi conto che non succede mai niente sul fronte doping.
Basso ha sbagliato e deve pagare, ma possibile che ogni corridore faccia sempre tutto da solo?
Possibile che in ordine sparso tantissimi corridori di vertice siano stati trovati positivi prima o dopo ma abbiano fatto tutto da soli?
Pantani, Simoni, Garzelli per citare alcuni italiani...
Possibile che sia normale trovare un quantitativo di medicinali incredibile (qualche anno fa) all' attuale ct della nazionale italiana e nessuno dica niente?
Possibile che lo zio del vincitore di un paio di giri d' Italia (tale Ivan Gotti) sia stato fermato con una camionetta piena di medicinali, e nessuno dica niente?
Possibile che corridori come Raimondas Rumsas corrano e vincano ancora gare su strada di mountan bike?
E' tutto possibile.
Perchè nessuno è intenzionato a contrastare seriamente questo fenomeno.
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Mi viene in mente un altro muro di omertà allucinante.
Parlo di Mafia e cose del genere.
Come si è provato a scardinarlo?
Qualche magistrato coraggioso ha sfruttato un testimone, ha sfruttato un pentito.
E con un pentito solo, è riuscito a costruire uno dei più grandi processi della storia.
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Nel ciclismo ci sono dei pentiti?
Sì, ci sono... e non si tratta neanche di atleti di bassissima schiera.
Ma di professionisti di medio-alto livello.
Basterebbe prendere tali Manzano, tali Jorg Jaksche, ora tali Sinkewitz... e farli parlare!
Metterli nelle giuste condizioni e fargli fare nomi.
Nomi e cognomi di corridori, direttori sportivi, meccanici, medici, massaggiatori, farmacisti, ecc...
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Ma siamo sicuri che anche a ciò servirebbe?
Perchè Manzano e Jaksche non sono stati ritenuti "validi", ma solo dei venduti per parlare?
Perchè le dichiarazioni di un intero team che ha segnato un' epoca non sono state prese come partenza per operare una seria rivoluzione di un mondo sporco?
Hanno ammesso l' uso di doping Bjarne Riis (vincitore del Tour 96 e attuale direttore sportivo della Csc), Erik Zabel (plurivincitore di tappe e maglie verdi al Tour), Rolf Aldag, Udo Bolts e altri... ha parlato per intero quella Telecom '96-'97-'98... esclusa una persona... chi?
Tale Jan Ullrich... Vincitore del tour '97, 5 volte secondo al Tour, presente anch' egli sulle sacche di Fuentes.
Cosa ha fatto Ullrich? Si è ritirato proprio alla fine dello scorso anno. E aveva solo 33 anni.
Per me, anche la sua, è un' ammissione di colpevolezza.
Ma tanto, se anche personaggi di questa levatura parlano e non succede niente... Il muro di omertà rimarrà invalicabile.
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Io spero che prima o poi qualcosa succeda.
Intanto ho deciso di abbandonare definitivamente questo sport.
Giusto prima ho visto che oggi pomeriggio su RaiSat faranno vedere i Mondiali di Tamburello.
Guardo quelli e adios ciclismo!
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PS: Il probabile vincitore di quest' anno, Michael Rasmussen, per 3 anni non ha comunicato le località di allenamento utili alla federazione danese per i controlli anti-doping a sorpresa.
Si vada pure avanti.
In questo momento...
...non c'è peggior sordo di chi non vuole sentire...
...anzi...
...non c'è peggior corridore di quello che non si vuole fermare.
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1 commento:
a me il ciclismo ha proprio rotto i coglioni....mi sento un amante tradito....sn davvero stufo....non seguivo neanche il tour quest'anno. E'semplicemente uno schifo, non riesco più a guardarlo perchè tanto sai che è tutto truccato...che tristezza...
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